Le forme, i colori e il "movimento" del tempo sono elementi naturali che stimolano continuamente la creatività. L'astrazione è la sintesi
giovedì 29 ottobre 2015
Progetto vincitore per un Monumento ai caduti della seconda guerra mondiale
Progetto Vincitore Concorso Nazionale per un monumento commemorativo dedicato "Ai caduti della seconda guerra mondiale" indetto dal Comune di Barrafranca anno 2011
Progettisti: Carlo Gibiino, Luigi Picone, Salvatore Santangelo e Giovanni Santagati Architetti
Prefazione
alle frondi dei salici
E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio crocifisso
sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
|
La poesia, intitolata “Alle fronde dei salici”,
è stata la fonte ispiratrice per la stesura del progetto di un monumento-sacrario
per onorare la memoria dei cittadini di Barrafranca caduti nella seconda guerra
mondiale.
Una memoria che resterà sempre viva nelle
generazioni che hanno vissuto questo atroce evento, in modo da promuovere nelle
nuove generazioni la formazione di una coscienza sociale e civile improntata ai
valori della pace e fratellanza dei popoli; e proprio in questo contesto si
inquadra il nobile e lodevole intendo dell’Amministrazione Comunale di
Barrafranca di onorare e ricordare con un monumento i propri cittadini che sono
caduti nell’ultimo conflitto bellico mondiale.
Generalità
Il sito prescelto per l’erezione del sacrario-monumento
è ubicato lungo il Corso Giuseppe Garibaldi adiacente al plesso scolastico denominato
“Europa”, ad alto flusso veicolare e
pedonale, prossimo ad un importate incrocio che collega il tessuto antico della
città di Barrafranca con la nuova espansione.
L’area presenta una forma rettangolare dalle
dimensioni di mt. 8,60 ´ 4,10, posta parallelamente al filo del marciapiede
e parzialmente incassata rispetto al muro di recinzione che delimita l’area del
predetto plesso scolastico.
Sulla scorta di un sopralluogo effettuato sul sito
d’impianto dell’opera, è scaturita un’analisi oggettiva dello stato di fatto
del contesto, sia per quanto riguarda il suo intorno ricco di vegetazione, sia per le
giuste proporzioni con il nastro stradale, nonché il fronte degli edifici e i
parametri dimensionali del marciapiede.
Focalizzati i connotati percettivi e funzionali del
sito ove sorgerà l’opera e sulla base dell’idea di affidare al linguaggio
architettonico il compito di tradurre ed interpretare in immagini dense di
significati estetico-formali ed emotivo-espressivi, i profondi ed elevati
contenuti presenti nella lirica di Salvatore Quasimodo, ispiratrice dell’opera.
Sulla base di questi presupposti, si è evoluto un
concetto compositivo essenzialmente caratterizzato da un immediato e diretto
linguaggio iconografico capace di narrare in un istante il dramma assurdo della
guerra, in modo tale da fare assurgere il monumento nella sua essenza e
complessità materico-formale ad unico “fotogramma” in movimento che rappresenti
il cammino di chi si è immolato per i valori e gli ideali della patria.
Il progetto si articola e sviluppa sui seguenti
punti:
Gli assiomi compositivi dell’opera sono
rintracciabili in un asse orizzontale e in una volvente elicoidale che segna la
direttrice ascensionale.
L’equilibrio
semasiologico dei volumi orizzontali costituiti essenzialmente da un basamento lapideo inferiore che s’impianta
con il suo ingombro sull’area prescelta, dello spessore di cm. 40, immediatamente
sovrastato da un altro basamento di più piccola ampiezza, dello spessore di cm.
34, nella plastica articolazione rappresenta una piattaforma aperta ad un
rapporto intrinseco e comunicativo con lo spazio del marciapiede, proiettando l’immagine
di un orizzonte senza limiti, plasmando a tal guisa uno scorrimento verso l’esterno
del contenuto plastico-architettonico del sacrario.
Il
muro a sagoma trapezoidale, che si erge dal basamento superiore, segna con i
suoi vuoti fra un massello lapideo ed un altro, una proporzionata e cadenzata orizzontalità.
La
volvente elicoidale che costituisce il gruppo scultoreo, trova le sue radici
proprio in corrispondenza della base del muro e ruotando attorno ad esso genera
un principio di movimento che si spinge verso l’alto spezzando con forza un luogo
asimmetrico tra orizzontalità e verticalità.
Il
significato dei volumi e delle forme
trova argomentazione inequivocabile nella narrazione di un tragico percorso
umano avvenuto nel secolo scorso, il linguaggio scelto è uno dei più semplici
mediante una comunicazione espressiva basata sulle sagome degli uomini “i soldati” e della loro smaterializzazione
divenendo “anime” librate nell’aria, che
si elevano dissolvendosi verso la sublimazione del cielo.
Si
definisce così un nastro che accoglie le sagome di tre soldati, filmando un’azione
in movimento che li condurrà verso la morte, concludendosi alla fine del
percorso con la descrizione del sacrificio estremo attraverso il volo ascensionale
delle “anime”.
c La
caratterizzazione materico-espressiva dell’opera si basa prevalentemente sulla scelta di due materiali il marmo bianco
statuario di Carrara e il bronzo.
Il
marmo bianco statuario di Carrara è stato scelto per essere adoperato sia in
lastre per il rivestimento dei due basamenti inferiore e superiore che in
massello per la costituzione dei vari elementi trapezoidali componenti il muro della memoria.
La
connessione dei predetti elementi lapidei caratterizzati da un distacco l’uno
dall’altro, avviene attraverso elementi tubolari in acciaio parzialmente a
scomparsa.
Il
gruppo scultoreo costituito dalla volvente elicoidale, le sagome dei soldati e
le “anime” saranno realizzati da una
fusione in bronzo tramite la tecnica “a
cera persa”. Trovano inserimento nell’immediata adiacenza del monumento,
tre steli svettanti che segnano la verticalità, di altezza variabile costituite
da lamelle a sezione rettangolare in acciaio preverniciato a fuoco, disposti
con un orientamento a 45° e sfalsati tra loro, riproducenti il tricolore
nazionale.
Le dimensioni
connotative del monumento, desunte
dal progetto preliminare risultano le seguenti:
·
basamento inferiore
delle dimensioni in pianta di mt. 8,60 ´
mt. 4,10 ed un’altezza di mt.0,44 rispetto alla quota del piano di calpestio del
marciapiede antistante;
·
basamento superiore
delle dimensioni in pianta di mt. 5,00 ´
2,50 ed un’altezza di mt. 0,30 rispetto alla quota finita del piano del
basamento inferiore;
·
muro
trapezoidale: base minore della lunghezza di mt. 3,00, base maggiore della lunghezza di mt. 4,20,
altezza dallo spiccato del basamento superiore di mt. 2,55 e spessore di mt.
0,45;
·
il gruppo
scultoreo in relazione alla sua complessa articolazione presenta dimensioni
variabili facendo registrare un’altezza
massima di mt. 6,30 rispetto al piano di
calpestio del marciapiede;
·
i tre steli
(lamelle in acciaio) raffiguranti il tricolore misurano in altezza rispettivamente
mt. 8,00, mt. 7,60 e mt. 7,20 ed in pianta mt. 0,15 x mt. 0,04.
mercoledì 28 ottobre 2015
sabato 24 ottobre 2015
venerdì 23 ottobre 2015
lunedì 19 ottobre 2015
incontro con l'Artista Spatari
Ho avuto il piacere di conoscere il Maestro Spatari, soffermandoci sul contenuto concettuale dell'arte e delle tecniche di raffigurazione.
MUSABA - Parco Museo - Località Santa Barbara a Mammola in provincia di Reggio Calabria. Visitatelo
venerdì 16 ottobre 2015
martedì 13 ottobre 2015
mercoledì 7 ottobre 2015
giovedì 1 ottobre 2015
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