domenica 1 novembre 2015

ORO AMARO

Studio per una installazione artistica da collocare presso il museo delle zolfare Trabia-Tallarita nel territorio di Riesi (CL), con il patrocinio della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Caltanissetta.

Titolo dell’opera:     “ORO AMARO”
Luogo:                      Miniera Trabia Tallarita
Dimensioni:              Disco cm. 200 x cm. 150
                                 dimensione totale prevista h= cm. 160, base cm. 200x cm.250
Materiali:                  Disco in lamiera spessore mm. 2, filamenti in P.V.C colorato,
                                 granuli di zolfo.
                                
 Premessa
Le colline del “nisseno” mostrano i segni di un periodo storico che ha tracciato un profondo solco sociale, con l’avvento dell’estrazione dello zolfo.
Generazioni che hanno vissuto uno straordinario sconvolgimento della dura vita contadina per riversarsi in un lavoro rischioso dove il bracciante veniva risucchiato in uno spazio profondo completamente opposto al campo di grano con il suo giallo delle spighe d’orate scambiandolo con il giallo e l’odore acre dello zolfo.
Una riconversione che dal contadino al minatore, impose un cruento condizionamento di vita.
“Oro Amaro” è il titolo della mia installazione artistica presso il museo delle zolfare – Miniera Trabia Tallarita nel territorio di Riesi.
La miniera, quindi è il luogo che parla di sofferenza, della fabbrica che produce, di orizzonti rurali, di detriti emersi e tralicci metallici, un insieme di elementi che fermano l’immagine di un vecchio fil in bianco e nero.
Visitando la struttura della miniera Trabia Tallarita, queste sensazioni e impressioni si avvertono facilmente.
La Miniera rimane viva e palpabile, grazie alla salvaguardia dei luoghi.
Il pianeta miniera è un argomento a me caro ed importante, poiché un mio zio ne rimase vittima negli anni cinquanta e pertanto dedico la mia opera a Salvatore Santagati e a tutti gli uomini e carusi che hanno sofferto nelle profonde viscere delle colline nissene.

Descrizione semantica dell’opera
L’istallazione è stata concepita mediante il mio linguaggio espressivo, strutturato con un codice di base “astratto” e il “surreale” che racconta una sensazione onirica dell’essere umano.
Gli elementi protagonisti dell’installazione sono essenzialmente tre,il “disco”, (elemento portante e di unione), i “filamenti”che si incontrano, si allontanano e trapassano il sottile “disco” rigido  e lo zolfo, (base dell’intera composizione).
Il significato della composizione è palesato dal cromatismo che identifica il ferro dei tralicci e lo zolfo.
Volutamente interrompo la descrizione per facilitare una libera interpretazione all’osservatore, permettendo un seguito che può concludersi secondo il proprio stato d’animo.
                                                          Giovanni Santagati

Si ringrazia per la collaborazione gli Architetti Cupani Antonio e Salvatore Santangelo per la restituzione grafica 3D

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