Comune di Rivara
Concorso di idee “una
nuova fontana per piazza Statuto”
L’ipotesi
progettuale si basa su quattro parametri principali di seguito esposti,
determinati dall’ analisi del tessuto urbano, dall’area ove insiste piazza
Statuto, nonché dalle preesistenze architettoniche che si confrontano mediante
rapporti differenziati nelle forme e nell’evoluzione storica.
La
piazza quindi si presenta planimetricamente di forma regolare, assimilabile ad
un rettangolo, di modeste dimensioni.
Si configura un perimetro delimitato da edifici di diversa altezza e tipologia, sia di materiali che di manifattura del costruito, che generano verticalizzazioni, mediante chiusure e aperture, identificando un aspetto singolare dello spazio urbano gradevolmente articolato.
Mentre
le vie di accesso, che con le loro modeste proporzioni, affluiscono sulla
piazza dai quattro punti cardinali, determinano una convergenza di percorsi che
costituendo un “campo urbano” con
diversi coni ottici che amplificano la
percezione favorendo una fruizione a misura di uomo.
Risulta
interessante il muro di cinta ubicato di fronte l’asilo, che con la sua modesta altezza
genera, pur interrompendo una profondità di campo, una
nitida e sintetica prospettiva di ampio respiro che accentua la successione di
piani della piazza.
Analisi
progettuale:
Dalle
analisi sopra descritte, scaturiscono dei punti fondamentali per comporre
l’idea di intervento, che possono essere catalogate e sintetizzate come segue:
·
Il rettangolo piazza, è un
piano fruibile di modeste dimensioni ma nello stesso tempo diventa una grande
base descrittiva, ove i “segni” devono comunicare oltre il proprio intorno;
·
La piazza è inserita nel centro abitato l’asse
viario principale per raggiungerla è la
via Ogliano. Si deve, quindi individuare un particolare punto di riferimento
che supporti la facile e straordinaria individuazione di essa;
·
L’elemento caratterizzante come supporto di base per una nuova configurazione
percettiva e di lettura storica (del
nuovo intervento fontana), è costituito dal simbolo monolitico composto da tre
elementi emblematici di Rivara, (acqua, pietra e ferro) ;
·
La piazza deve acquisire un
nuovo volume che non interferisce con l’esistente, ma che ne esalta le quinte
prospettiche;
· La piazza con la sua fontana diventa un punto
d’incontro e di riferimento della comunità montana, costituita da ben 11 comuni,
rappresentati e sintetizzati dai monoliti.
L’analisi
ci guida nell’ultimo schema ideale, recuperando così un concreto ragionamento
sull’applicazione dei parametri sopra enunciati e distinti in:
1)
utilizzo di materiali appartenenti
alla storia della cittadina;
2)
facile lettura dello spazio geografico e
storico che riveste la piazza;
3)
esaltare i contenuti
architettonici esistenti e i suoi punti prospettici, dato la radialità della
fontana;
4)
conferire alla piazza
carattere di maggiore fruibilità e vivibilità. La
piazza, quindi, con la nuova presenza della fontana diventa un contenitore, un
punto di ritrovo che rivela la sua espressione tramite simboli, materia e luce.
Interevento
progettuale
Si
è voluto scardinare il concetto remoto della fontana, proponendo un intervento
che esprima nella sua visione globale la dinamicità, articolandosi in varie
direzioni nello spazio del sopralzo della piazza.
a
fontana è intesa come elemento polarizzante e nello stesso tempo di accordo
architettonico con le emergenze che circondano la piazza. L’innovazione
tecnologica nel progetto di architettura, ha posto le basi più di un secolo fa
per una cultura che in diversi casi riesce ad integrare in maniera armonica ed
organica il nuovo con l’antico. L’istanza culturale deve essere fortemente
suffragata da una tensione intellettuale che riesca a coniugare e
contestualizzare i nuovi materiali con l’architettura esistente e
quindi ad indirizzare l’azione progettuale a superare le apparenti incongruenze che esistono fra “disciplina e libertà, tra memoria ed
innovazione, tra natura e tecnologia”.
La comprensione del linguaggio costruito
avviene attraverso la decodifica delle componenti che concorrono alla
strutturazione dello spazio alle diverse scale ed in funzione delle risorse
materiali e tecniche costruttive
impiegate per individuare i caratteri di omogeneità.
La
lettura del contesto, apporta valore al progetto stesso in quanto è “la
contemporaneità che prende senso dal dialogo con l’antico”, non dovendo in
nessun caso affermare “il primato della contemporaneità stessa”.
Si tratta invece di saper elaborare i dati
della lettura per condurli verso un progetto armonico ed integrato, che non
prevarica il passato, ma si misura con esso.
Una
riflessione sulla storia passata conduce ad osservare come ogni periodo, tragga
la propria espressione architettonica dalle più avanzate tecniche costruttive
del suo tempo e come l’innovazione del linguaggio sia necessariamente
subordinata ai processi di rinnovamento costruttivo.
Partendo
dall’architettura della fontana che trova articolazione essenzialmente in due
parti, ovvero, i monoliti che permettono
di raccordarsi con la vasca alla
stessa quota calpestabile rispetto al piano medio al rialzo della piazza, con
particolare attenzione alle relazioni visive e ai punti prospettici.
Il
nuovo intervento architettonico, vuole
mitigare gli impatti visivi mediante delle misure che tengono conto del
registro cromatico del paesaggio; come la
pietra di Luserna, il ferro e la stessa acqua.
Tali
misure hanno un effetto armonizzante con il paesaggio, tanto che per una
migliore valutazione dell’impatto paesaggistico del progetto, sono state
prodotte specifiche elaborazioni, comprendenti:
la forma e l’articolazione della fontana;
il rapporto diretto tra la geometria prevalentemente
costituita dagli edifici esistenti
caratterizzati da alberature.
Davide Anzalone, Salvatore Santangelo e Gianni Santagati (Architetti)
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