lunedì 30 maggio 2016

CAPITAIN

Le origini della Real Maestranza risalgono ad antiche tradizioni medievali, di cui troviamo ancora traccia nel suo attuale cerimoniale. La Maestranza così come la conosciamo oggi nasce nel 1551, quando venne formata come milizia cittadina per difendere Caltanissetta in caso di invasione dei Turchi.[2] Essa era formata da artigiani (mastri, appunto), divisi in varie categorie (formate interamente dai mastri che esercitavano lo stesso mestiere), e guidata da un capitano d'armi, generalmente un nobile. L'attuale processione ebbe origine dal fatto che la mattina del mercoledì santo, a conclusione delle quaranta ore in cui il Santissimo Sacramento (il Venerabile) rimaneva esposto all'interno della chiesa madre all'adorazione dei fedeli, la Maestranza salutava, armata di archibugi e picche, l'ostensione del Venerabile, che veniva mostrato dal parroco alla folla in uno ostensorio dal sagrato della chiesa madre. In quel momento la Maestranza sparava a salve con gli archibugi per rendere l'onore delle armi al Santissimo Sacramento.
Il titolo di "Reale" le fu attribuito nel 1806 da Ferdinando IV di Borbone che, trovatosi in visita a Caltanissetta, restò impressionato dalla grande sfilata della Maestranza. Nel 1821la milizia perse il suo carattere militare, per timore che potesse sostenere possibili rivolte anti-borboniche. Le armi furono sostituite con i ceri, con cui ancora oggi vanno in processione, continuando però a partecipare a importanti manifestazioni religiose cittadine come la processione del Cristo Nero del Venerdì santo.
Il fulcro attorno al quale ruota la processione, e tutti gli altri avvenimenti della Settimana Santa, è il Capitano, un artigiano scelto ogni anno in una categoria diversa, che durante tutta la settimana gode di alcuni privilegi: ha in consegna le chiavi della città; porta con sé la spada, simbolo di comando; si cinge della fascia tricolore, simbolo della fedeltà all'autorità statale; riceve la nomina a Cavaliere della Repubblica.
Durante la processione, il Capitano è preceduto dallo Scudiero, che porta innanzi lo scudo e la lancia. Ancora davanti allo Scudiero è l'Alfiere Maggiore, che apre il corteo portando il vessillo raffigurante tutti i Santi Patroni delle categorie. Per ogni categoria, poi, è nominato un Portabandiera, che ne porterà il vessillo, e un Alabardiere.
Oltre a queste cariche, rinnovate di anno in anno, ve ne sono altre che hanno mandato più lungo: il Gran Cerimoniere, solitamente il Mastro più anziano, il Maestro Cerimoniere, il Cerimoniere Ecclesiastico, il Responsabile di Corteo, il Console Generale, i Membri del Direttivo, i Consoli di Categoria. Infine, tutti gli altri artigiani sono i Milizioti, termine che ricorda l'antica origine della Maestranza.
(descrizione tratta da Wikipedia, l'enciclopedia libera).

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